Argomento post: Giornata Mondiale del Diabete: conoscere per prevenire
12 Nov 2023 - Resta informato
Il 14 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale del Diabete. Questa è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con lo scopo di sensibilizzare le persone, perché solo attraverso una maggiore conoscenza della malattia si può fare prevenzione.
Il diabete purtroppo è una malattia molto comune, dove stile di vita e abitudini alimentari scorrette giocano un ruolo chiave. In Italia sono oltre tre milioni le persone che hanno ricevuto una diagnosi, con un trend in lento aumento negli ultimi anni. Numeri in aumento anche nei più giovani, soprattutto con casi di resistenza insulinica, condizione che aumenta il rischio di progredire verso il diabete.
In questo articolo darò il mio contributo per questa giornata di sensibilizzazione, fornendo indicazioni per la prevenzione attraverso una corretta alimentazione.
Il modello alimentare considerato un’eccellenza per la prevenzione e il trattamento delle malattie croniche degenerative, tra cui il diabete mellito, è la Dieta Mediterranea. Affinché ci sia una corretta aderenza alla dieta è stato ideato uno strumento grafico, la Piramide Alimentare, dove sono riportati quali cibi devono essere preferibilmente assunti durante una settimana, e in quali porzioni. Non si tratta di indicazioni quantitative in termini di macronutrienti o calorie, ma di indicazioni qualitative, cioè di privilegiare un alimento rispetto a un altro.
Tuttavia, le persone affette da diabete, devono tenere in considerazione due parametri alimentari importanti: l’indice glicemico (IG) degli alimenti ed il carico glicemico (CG).
L’indice glicemico (IG) di un alimento è un valore che si riferisce alla velocità con cui i carboidrati contenuti in un alimento si riversano nel sangue; a parità di carboidrati ci sono alimenti che innalzano la glicemia più velocemente e altri più lentamente. Tale indice viene valutato rispetto a uno standard di riferimento che può essere il glucosio puro o il pane bianco. In base all’IG gli alimenti sono classificati in una scala da 0 a 100, considerando 100 la risposta al prodotto di riferimento. Alimenti con alto IG sono considerati quelli con valore da 70 o più.
Se si consultano le tabelle relative all’IG si potrà notare che alimenti come ad es. la zucca o le carote rientrano tra quelli ad alto IG. Questo significa che i diabetici non possono mangiare tali alimenti? Fortunatamente no!
L’IG infatti tiene conto solo della qualità dei carboidrati, mentre la risposta glicemica ad un alimento è influenzata anche dalla quantità di carboidrati, per questo è stato introdotto un altro indice, il carico glicemico (CG) che, tenendo conto dell’effettivo quantitativo di carboidrati, meglio esprime l’impatto di questi sulla glicemia. Grazie a questo, se si adegua la porzione, anche alimenti ad alto IG possono essere consumati da pazienti diabetici.
Quindi il trattamento nel diabete mellito richiede una dieta corretta ed equilibrata e l’adozione di uno stile di vita salutare che includa anche una regolare attività fisica. L’obiettivo è quello di recuperare o mantenere il peso corporeo entro i limiti della norma, poiché l’azione dell’insulina è ridotta in caso di obesità.
Indicazioni importanti da seguire sono:
- Ripartire in modo equilibrato i nutrienti in almeno 3 pasti principali e 2 spuntini, per evitare pericolose oscillazioni glicemiche;
- Consumare alimenti ricchi di fibra alimentare, inclusi cereali integrali, poiché essa rallenta l’assorbimento del glucosio a livello intestinale;
- Abbinare sempre gli alimenti contenenti carboidrati ad una quota di proteine animali o vegetali, di grassi e di fibra, per rallentare la digestione ed evitare picchi glicemici;
- Evitare bevande alcoliche, dolci ricchi di saccarosio e fruttosio.
Dott.ssa Anna Maria De Rosa – Nutrizionista
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