Menopausa: come migliorare i sintomi con l’alimentazione
22 Nov 2022 - Resta informato
La menopausa è una condizione fisiologica della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità. Si presenta generalmente tra i 45 e 55 anni, anche se non sono rari i casi di menopausa precoce (38/40 anni) o tardiva.
Durante questo periodo si verifica una graduale e significativa riduzione degli estrogeni, ormoni prodotti dalle ovaie, le quali riducono la loro attività. Queste variazioni ormonali innescano fastidiosi disturbi, sia fisici che psicologici, che possono impattare negativamente sulla qualità di vita della donna.
Alcuni sintomi comuni sono:
- Vampate di calore, sudorazioni
- Irritabilità, ansia
- Disturbi del sonno
- Difficoltà di concentrazione, ecc.
Questo squilibrio metabolico espone la donna a maggior rischio di patologie cardiovascolari (tachicardia, ipertensione, infarto, ecc.) e osteoarticolari (soprattutto osteoporosi). Inoltre, spesso l’entrata in menopausa coincide con un aumento del peso corporeo e accumulo del grasso addominale, il che accentua il rischio cardiovascolare.
Per controllare questi disturbi e migliorare lo stato di salute ci viene in aiuto una corretta e bilanciata alimentazione, mirata non solo riduzione del peso e del grasso addominale ma soprattutto alla risoluzione dello stato infiammatorio che si innesca. Chiaramente questa dovrà essere coadiuvata da regolare attività fisica e corretta gestione del sonno e dello stress, attraverso tecniche di rilassamento e meditazione (es. yoga).
Ecco alcune strategie alimentari da adottare:
- Incrementare il consumo di fibra derivante da cereali integrali, legumi, verdure, sia per il mantenimento della salute dell’intestino che per modulare la risposta glicemica post-prandiale
- Prediligere verdure amare epato-stimolanti, come broccoli, rape, rucola, cicorie, ravanelli, ecc. ricche di calcio e di fitoestrogeni, questi ultimi in grado di esercitare effetti benefici soprattutto sulle vampate di calore, riducendole
- Garantire un buon apporto di proteine, necessarie al mantenimento della salute dei muscoli, prevenendo stanchezza e debolezza. Queste dovranno derivare soprattutto da pesce azzurro e carne bianca
- Introdurre quotidianamente semi oleosi di lino, sesamo, zucca, girasole ecc., fonte di acidi grassi essenziali, importanti per la salute cardiovascolare, e di magnesio, che aiuta a combattere la stanchezza fisica e mentale
- Incrementare l’uso di spezie come aglio, salvia, trifoglio rosso, ricche di fitoestrogeni
Sarà anche utile limitare alcuni alimenti che potrebbero peggiorare i sintomi, come:
- Bevande alcoliche, spezie piccanti e caffeina, che andrebbero ad accentuare le vampate di calore
- Prodotti conservati e ricchi di zuccheri, che peggiorerebbero il profilo glicemico.
Come sempre ricordo che ogni esclusione o integrazione deve essere valutata in relazione al paziente. È quindi fondamentale rivolgersi sempre a un professionista e mai procedere col classico “fai da te” o, peggio, affidarsi a persone non competenti.
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